mercoledì 23 dicembre 2009

mea culpa

credevo di aver trovato la soluzione,
credevo di usare un buon metodo,
credevo di aver superato,
di essere forte,
di "non aver bisogno".

Sbagliavo

E non l'ho solo capito, l'ho provato.
E'incredibile come la voce di una prof. rompicoglioni ritorni proprio nei momenti meno attesi.
Diceva "il corpo umano parla, il nostro difficile compito è quello di ascoltarlo" ci ha insegnato così l'anatomia.
Credevo di aver interiorizzato quel concetto.
E'notte fonda e il mio corpo urla, disperato.
Lo strazio nasce dallo stomaco, e non cessa
non mi muovo più, anche la parola fatica ad uscire.
Una puntura e tutto si risolve,
una puntura che mette a tacere anni di parole non dette che ho buttato proprio li, nello stomaco, senza nemmeno rendermene conto,
parole che mi hanno bruciata, nel vero senso della" parola"
e che hanno preso il nome di principio d'ulcera,
e l'ho fatto da sola.

Forse devo rivedere qualcosa,
qualcosa che non si risolve con una puntura.


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