martedì 22 settembre 2009

con le coperte sopra il naso


ieri sera ho fatto un'esperienza meravigliosa, direi una delle più belle.

stanotte ho fatto un sogno molto brutto, direi sicuramente un incubo.

la stranezza della mente umana non me la spiegherò mai, e certo, ci sono fior fiore di psicanalisti neurologi e anatomisti che ci studiano, ma io, nel mio piccolo una spegazione lontanamente plausibile, tento di darla a tutto.
Mi chiedo come cazzo sia possibile andare a dormire felici e due ore dopo essere in preda agli incubi.
Mi do la solita spiegazione, come sempre.
Prendo le mie stupide insicurezze e le incolpo di volermi rovinare la vita, vivo il bello, ho paura di perderlo, e sogno l'orribile.
Allora per una volta. Un cazzo di volta, vorrei avere la paradossale forza di essere più sveglia nei miei incubi e solo per una volta, uscirne vincitrice.
E' proprio questo quello che non riesco a capire, perchè in sogno non vinco mai?

Chissà. Vivrei meglio se non pensassi a queste scemate.

Sogni a parte giovedì è il gran giorno, alla veneranda età di 26 anni si parte per il primo "viaggio di lavoro" (chiamiamolo lavoro anche se di soldi non ne vedo...sarebbe più opportuno chiamarlo viaggio di volontariato...ma vabè). Sono felice? Bah si, a grandi linee... dico così perchè sono del parere che prestigio a parte, sia ingiusto occupare 2 giorni della mia vita per "lavoro" e per due giorni intendo 48 ore di reclusione e distanza dal mondo esterno. Ma perchè? Sono in preda alla rabbia, e se proprio QUEL giorno alle ore 23 avessi voluto fare dell'altro?
Ho come l'impressione che i datori di "lavoro" (nel mio caso le virgolette sono d'obbligo) pensino un po' troppo poco.
O forse un po' troppo, a loro stessi però.



voglio tornare in spiaggia,
tu ed io, mare, pizza e stelle.



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